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Tronchetto della Felicità | Dracena
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Nome: Dracaena fragrans
Famiglia:Agavaceae
Paese di provenienza: Africa
Diametro del vaso: 15cm
Altezza: 40cm
Storia e curiosità: Viene chiamato tronchetto della felicità per la sua capacità di ridurre stress ed ansia e la sua capacità di migliorare l'aria, assorbendo sostanze nocive per l'uomo.
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Tronchetto della felicità! Un pizzico di felicità per la tua casa!
Il tronchetto della felicità è una delle piante da appartamento più diffuse ed amate per la sua bellezza, le sue foglie tropicali molto coreografiche e la sua facilità di coltivazione e manutenzione. Non occorre essere degli esperti per avere una bellissima dracena in salotto!
Il tronchetto della felicità è una pianta di origine africana ed in natura può raggiungere anche i 6 metri di altezza, non ha bisogno di eccessive irrigazioni, basterà tenere il terreno moderatamente bagnato.
É bene tenere la dracena in un luogo luminoso ma al riparo dei raggi diretti del sole che potrebbero scottare le foglie. Il tronchetto della felicità si presenta con un fusto legnoso spoglio e le foglie alle estremità, strette ed allungate color verde acceso.
La caratteristica più importante della dracena è quella di migliorare l'aria, assorbendo ed eliminando l'anidride carbonica ed altre particelle nocive quali: benzene, formaldeide, e cilene che si annidano nell'aria. Il tronchetto della felicità si chiama così per la sua capacità di eliminare ansia e stress, è questo il significato del suo nome!
Tronchetto della felicità, come prendersene cura
Il tronchetto della felicità si caratterizza per il fusto spoglio e legnoso sulla cui sommità si trovano delle foglie il cui colore dipende dalle varietà. La Dracaena Fragrans Massangeana ha foglie lunghe e pendule la cui parte centrale è di color giallo-oro, mentre i margini sono larghi e verdi; la Dracaena Fragrans Lindenii presenta foglie con margini giallo-dorati e con una parte centrale verde e gialla; la Dracaena Fragrans Victoriae ha foglie col centro verde striato da bande argentee e lunghi margini di color giallo-crema oppure avorio.
Come detto, il tronchetto della felicità è una pianta notevolmente diffusa, anche perché molto semplice da coltivare. Questo non significa che la pianta non necessiti di opportune cure. Se il tronchetto della felicità non viene curato adeguatamente può andare incontro a un rapido deperimento con conseguente decadimento del suo pregio ornamentale.
Trattandosi di una pianta di origine subtropicale, come nel caso della gran parte delle piante da appartamento, non ama certamente il freddo e predilige anzi ambienti caldi (25-26 gradi centigradi) e con un giusto grado di umidità. Quando si scende sotto i 15 gradi centigradi la pianta può cominciare a soffrire.
Il tronchetto della felicità ha bisogno di una notevole quantità di luce, ma non deve essere esposta direttamente ai raggi solari. Chi si trova in una zona caratterizzata da un clima piuttosto temperato può tenere la Dracena all'aperto per tutto l'anno, ma si deve fare attenzione che la pianta non sia esposta alle correnti d'aria.
Per quanto concerne le concimazioni, nel corso della primavera e dell'estate il tronchetto della felicità necessita di fertilizzazioni settimanali che potranno essere somministrate insieme all'acqua di irrigazione. Durante i mesi autunnali e invernali le concimazioni devono essere sospese. Relativamente alla tipologia di concime, per il tronchetto della felicità è opportuno scegliere un fertilizzante con titoli di azoto e potassio abbastanza elevati.
Tronchetto della felicità: rinvaso, fioritura e potatura
Per quanto concerne il rinvaso, di norma lo si effettua ogni due anni nel corso della stagione primaverile. A seconda dei casi, si può procedere anche annualmente, visto che il tronchetto della felicità è una pianta che cresce piuttosto rapidamente e che necessita di un certo spazio per il suo apparato radicale. Si utilizzi un terriccio torboso e in fondo al vaso si mettano dei piccoli pezzi di coccio allo scopo di favorire il drenaggio dell'acqua.
I fiori del tronchetto della felicità, che sbocciano nel corso dell'estate, sono decisamente belli a vedersi, ma difficilmente le piante coltivate in vaso fioriscono.
Per quanto riguarda la potatura, il problema non si pone perché il tronchetto della felicità non ha bisogno di questa operazione; è però buona norma eliminare le foglie secche sia per ragioni estetiche sia perché si riduce il rischio di patologie parassitarie.
Tronchetto della felicità, malattie e rimedi
Il mancato soddisfacimento di alcune esigenze, in particolare per quanto concerne temperatura e acqua, può far diminuire il pregio ornamentale delle piante e, nei casi più gravi, determinarne il rapido deperimento. Il riconoscimento tempestivo e certo dei sintomi permette di effettuare diagnosi attendibili e di approntare i più opportuni interventi curativi volti a contenere l'avversità.
Se noti una decolorazione delle foglie significa che c'è carenza di azoto. Le foglie, inizialmente quelle più giovani, rimangono più piccole del normale, con una colorazione verde pallido; quelle più vecchie appaiono ingiallite e poco vigorose. La decolorazione determina anche la forte riduzione del contrasto tra aree verdi e striature gialle. Nei casi più gravi, tutto il fogliame ingiallisce in modo uniforme e non si ha più emissione di nuove foglie. Il danno si manifesta soprattutto in piante mantenute in contenitori troppo piccoli o coltivate in substrato di scarsa qualità e scarsamente concimate.
Il rimedio a tutto ciò è quello di distribuire regolarmente concimi liquidi ricchi in azoto.
Ricorda che i tronchetti non sopportano molto gli ambienti troppo luminosi: le foglie, a causa del contatto diretto con i raggi solari o con sorgenti luminose artificiali troppo intense, manifestano facilmente decolorazioni, ingiallimenti e, nei casi più gravi, vere e proprie scottature. Il danno si manifesta soprattutto in periodo estivo ed è accentuato da un insufficiente apporto idrico.
Le piante danneggiate vanno velocemente portate in luogo ombreggiato e le foglie disseccate tagliate, al fine di favorire un veloce e vigoroso nuovo ricaccio. Nebulizzare il fogliame con acqua. Non servono trattamenti antiparassitari o concimazioni.
Altri sintomi che possono fare male sono il ripiegamento delle foglie causato da afidi e gli ammassi cotonosi bianchi dovuti alle cocciniglie. In entrambi i casi i rimedi sono l'uso di antiparassitari.