Mirto in kokedama

BONSAI DI MIRTO IN KOKEDAMA

Se non siete mai stanchi di esplorare le nuove tendenze in materia green, non potete davvero lasciarvi sfuggire i kokedama. In italiano può essere tradotto come “perla di muschio” poiché si tratta di un raffinato metodo di coltivazione che prevede che il bonsai non sia messo con le radici a terra, bensì queste ultime sono mescolate in una sfera di terriccio e fango e poi ricoperta di muschio. Un'idea super chic per arredare la vostra casa con un tocco di novità e stile. Il kokedama può essere posto su di una mensola o un coffee table con il suo sottovaso in ceramica oppure appeso, insieme ad altri esemplari della stessa collezione, per creare composizioni volanti dall'effetto davvero wow.

Il vero protagonista di questa “opera d'arte” è il bonsai di mirto, una pianta rustica e sempreverde, proveniente dalla macchia mediterranea e il cui nome deriva da “myrtos” (myron = essenza profumata), con riferimento al caratteristico aroma sprigionato dalle foglie quando vengono stropicciate. Fra giugno e luglio produce dei fiorellini bianchi e subito dopo la fioritura delle bacche di colore blu scuro che assomigliano a dei mirtilli. Il mirto vanta inoltre un'antica tradizione popolare, infatti gli antichi greci e romani associavano questa pianta all'amore e alla verginità e per questa ragione i ramoscelli di mirto sono speso usati nei bouquet nuziali e nelle corone delle spose.

COME PRENDERSENE CURA

Prendersi cura di un kokedama è un compito relativamente semplice, l'importante è che l'ambiente in cui è posto gli garantisca le giuste condizioni in cui vivere. La luminosità deve essere gradevole e l'esposizione indiretta. Il miglior modo per capire se la palla di muschio ha bisogno di acqua è sentire quanto pesa. Si può anche controllare il muschio, se sembra asciutto va annaffiato. Si consiglia di immergere la palla in acqua per circa 5 minuti, strizzarlo leggermente per far gocciolare l'acqua in eccesso e riporlo nella sua collocazione. Circa una volta al mese, aggiungere all'acqua di annaffiatura del fertilizzante apposito.