Pino Parviflora, il re dei bonsai

Il Pino Parviflora o anche detto pino bianco è spesso considerato come il re dei bonsai, per il suo aspetto forte e massiccio. L'antica tradizione giapponese vede il suo tronco, la sua ramificazione, la sua corteccia, come emblema di forza, bellezza, armonia e saggezza. Inoltre fin dalla mitologia greca il Pino ha avuto grande risalto e ne è stato ampiamente sfruttato il simbolismo ed il nome. È rientrato spesso nelle citazioni poetiche di Ovidio, Virgilio e molti altri che lo descrivono spesso come un albero sacro. Questa conifera sempreverde è originaria dell'Asia ed appartenente alla famiglia delle Pinaceae. Presenta aghi colore verde-azzurro e i germogli a candela spuntano a marzo/aprile, mentre ad ottobre avviene il ricambio dell'ago vecchio. Invecchiando, le peculiarità di questa pianta si accentuano: la corteccia del tronco si apre con profonde fessure che gli conferiscono un aspetto vissuto e antico e la vegetazione si arricchisce definendo splendidi palchi. Si tratta di una pianta molto longeva che ha dimostrato di poter vivere, coltivata come bonsai, per centinaia di anni, esistono infatti esemplari giapponesi si tramandano di generazione in generazione, scrivendo una propria storia.

Pino Parviflora: come prendersene cura

L'annaffiatura del Pino va eseguita con estrema cautela; ama vivere all'asciutto, perciò, bisogna fare attenzione a non tenere il substrato costantemente umido, bensì, occorre aspettare che questo sia secco prima di bagnare nuovamente. Inoltre, sarebbero salutari le nebulizzazioni sulla chioma, soprattutto durante l'estate. In primavera e in autunno è particolarmente importante tenere il bonsai in pieno sole, mentre nei mesi più caldi si consiglia di tenerlo riparato dai raggi solari diretti.