Melo Selvatico

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Nome: Malus
Famiglia: Rosaceae
Paese di provenienza: Europa, Asia e Nord America
Diametro del vaso: 20 cm
Altezza da base vaso: 35 cm
Bonsai a foglia caduca

Storia e curiosità: produce mele selvatiche commestibili

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Tanti frutti in questo periodo!!

Rated 3.7/5 Based on 6 customer reviews
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Melo selvatico bonsai: il piccolo alberello dai frutti commestibili

Il melo selvatico bonsai, detto Malus, è una delle piante maggiormente impiegate per la coltivazione a bonsai grazie alla sua abbondante fioritura che produce piccole mele commestibili. Inoltre, gode di una crescita veloce ed è una pianta rustica che difficilmente viene attaccata da malattie e parassiti.

Il genere Malus, appartenente alla famiglia delle rosaceee, conta all'incirca 50 specie. Scopri con noi quanto è bello avere nel proprio giardino o in casa un melo selvatico bonsai. Oltre ad un'indubbia bellezza ornamentale avrai a disposizione le sue mele piccole rosse e succulente da mangiare.


Come ci si prende cura del melo selvatico?

Della stessa famiglia delle nostre mele da pasto, fiorisce precocemente a primavera: le gemme color rosa antico si schiudono con l'arrivo della primavera generando dei fiori bianchi molto graziosi e profumati, del diametro di circa 3/5 cm.
I frutti che si originano dai fiori impollinati sfoggiano tutte le tonalità dei colori dell'autunno e rimangono per molto tempo attaccati ai rami. Nonostante sia una pianta rustica e longeva, attieniti a queste indicazioni se vuoi che il tuo Malus bonsai cresca sano e rigoglioso.

Il melo selvatico necessita luce e aerazione, meglio quindi posizionarlo all'esterno in pieno sole. In ogni caso non ama il caldo eccessivo quindi evita luoghi a ridosso dei muri che si riscaldano durante il giorno. La pianta resiste al gelo, ma i meli selvatici nei vasi bonsai vanno comunque protetti dalle forti gelate per sicurezza.

Per quanto riguarda l'annaffiatura, il melo selvatico bonsai necessita di molta acqua durante la stagione della crescita e non deve disidratarsi, specialmente durante fioritura e fruttificazione, che verranno lasciate se la pianta non riceve sufficiente annaffiatura in tempo utile. In inverno la pianta va comunque mantenuta leggermente umida.

Attenzione anche alla concimazione, occorre utilizzare un fertilizzante organico ogni quattro settimane o un fertilizzante liquido bilanciato ogni settimana, durante la stagione della crescita. Attenzione a non usare un fertilizzante troppo ricco di azoto durante fioritura e fruttificazione perché si finirebbe per favorire la forte crescita della pianta a discapito dei frutti.

Essendo il nostro melo un bonsai che produce piccole mele, assumono grande importanza anche la potatura e le legature: pota il melo selvatico in autunno, dopo la caduta delle foglie, quando le gemme da fiore e da foglia sono facilmente identificabili e ci si può assicurare di non togliere tutte le gemme da fiore. Durante la stagione della crescita cima i nuovi getti a una o due foglie quando sono troppo cresciuti ed ingrossati. I rami più giovani e i ramoscelli possono essere legati mentre i rami più maturi sono fragili e si devono preferire i tiranti per impostarli.


Come si esegue il rinvaso del bonsai di melo

I giovani alberi di melo selvatico devono essere rinvasati annualmente in primavera, le piante più mature ogni due o tre anni. Quando l'albero si indebolisce è importante rinvasarlo e cimare le radici. Per il motivo che il bonsai di melo richiede molta acqua ed elementi nutritivi, scegliere un vaso leggermente più grande e preferire una miscela di terriccio che sia abbastanza drenante e che riesca comunque a trattenere sufficiente acqua. Vedrai che sarà semplicissimo coltivare il tuo albero di mele in miniatura e in breve tempo potrai godere della sua spettacolare fioritura.


Melo bonsai selvatico, parassiti e malattie da combattere

Purtroppo il melo selvatico, come la maggior parte delle rosacee, è soggetto ad un gran numero di attacchi parassitari e malattie. Afidi, cocciniglia, cotonosa, e bruchi possono essere tolti manualmente e/o tenuti sotto controllo con insetticidi specifici. Il ragnetto rosso va trattato con acaricida. Se la pianta viene colpita da oidio o ruggine si deve intervenire con un fungicida specifico.
I meli vengono spesso colpiti da cancro. Le parti della pianta con ulcerazione vanno rimosse, le ferite sigillate attentamente e gli attrezzi disinfettati. Usare un fungicida rameico per prevenzione.


Come si usano le piccole mele del melo selvatico bonsai

L'uso più frequente che si fa con le piccole mele rosse del bonsai di melo sono le composte da spalmare su una fetta di pane piuttosto che per farne una torta squisita. Fare una composta di melo selvatico a casa è davvero molto semplice. Servono: 1 kg di mele piccole rosse, 350 g di zucchero di canna, 1 limone e cannella a seconda che piaccia o meno.

Lava le mele piccole, asciugale, elimina il picciolo e metti il tutto in una casseruola assieme a un bicchiere d'acqua. Falle appassire dolcemente, unendo altra acqua se dovessero asciugare troppo, e cuoci finché inizieranno a disfarsi.
Ora passa le mele in un passaverdura per eliminare i semi e le parti più dure.
Riponi la composta nella pentola con lo zucchero, alla cannella macinata e al succo di limone. Fai cuocere dolcemente girando spesso fino a quando la consistenza sarà piuttosto densa. Travasala composta in vasi sterilizzati, chiudi e procedi con la sterilizzazione in acqua per 25 minuti. La composta di mele piccole date del melo selvatico bonsai è pronta!

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