Rosa di Natale
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Nome: Helleborus
Famiglia: Ranunculaceae
Paese di provenienza: Europa, Asia Minore
Diametro vaso: 12 cm
Altezza da base vaso: 25 cm
Periodo di fioritura: autunno, estate
Storia e curiosità: In passato venne utilizzata come rimedio medicinale. Ippocrate somministrava la Rosa di Natale come rimedio lassativo e diuretico e contro i disturbi mentali.
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Helleborus: la splendida Rosa di Natale!
Rosa di Natale, splendida pianta molto evocativa nota come Elleboro, dal genere Helleboreae, di cui fanno parte ben trenta diverse specie di piante perenni. L'Elleboro, più semplicemente Rosa di Natale, è chiamata così proprio perché fiorisce verso la fine dell'autunno, nel periodo precedente alle festività.
La pianta proviene dalle zone mediterranee, dunque è avvezza al nostro clima. La specie è caratterizzata da fiori di diverse tonalità, che sfumano dal bianco, al porpora, al rosa o al verde.
Attenzione però: nonostante il suo pacifico aspetto, la Rosa di Natale è tossica, se ingerita in qualunque sua parte. È dunque consigliabile tenerla fuori dalla portata dei bambini o degli animali domestici, e manipolarla indossando dei guanti. Nonostante ciò, in passato veniva usata per produrre medicinali: Ippocrate ne usava le componenti per creare un rimedio lassativo, diuretico e per contrastare i disturbi mentali.
Rosa di Natale, la tradizione
Il particolare periodo di fioritura, in prossimità delle festività Natalizie, lega la Rosa di Natale alla tradizione Cristiana. Nella notte in cui nacque Gesù, il pastore Medeone, vedendo i Re Magi che portavano doni, si disperò, non avendo a sua volta un regalo. Un angelo, impietosito, trasformò le lacrime del pastore cadute sulla neve in un fiore bianco sfumato di rosa, la Rosa di Natale.
La pianta assume un significato diverso anche in base al colore dei suoi fiori, come spiega il linguaggio dei fiori. Il bianco raffigura una proposta di matrimonio, il porpora una preghiera per la fine dei tormenti e il verde una richiesta per verificare i sentimenti del partner.
Elleboro: caratteristiche della pianta
L'Elleboro, o Rosa di Natale, a seguito della fioritura produce i frutti. Volendo solo i fiori, bisogna ricordarsi di togliere i frutti prima che questi liberino i semi, intorno ad aprile.
Quelli che normalmente si chiamano petali, nei fiori, nella Rosa di Natale si chiamano sepali. La pianta necessita di poca luce, andrà dunque messa a mezz'ombra o addirittura in ombra. La temperatura non deve mai essere troppo alta; essendo una pianta a fioritura autunnale o invernale, non teme le temperature sotto lo zero. Nonostante i fiori siano delicati, la pianta è ideale per abbellire anche giardino o terrazzo, per la sua resistenza anche al clima più rigido.
È consigliabile aggiungere al terriccio dell'humus, torba o foglie, e mettere sul fondo del vaso dei sassi o dell'argilla espansa per nutrire la pianta. Se viene tenuta all'aperto, dovrà ricevere la luce del sole non diretta in estate, e spostarla in zona riparata da pioggia e vento in inverno.
La Rosa di Natale va irrigata di frequente, riducendo le innaffiature nel periodo invernale. In ogni caso, si consiglia di verificare l'umidità del terriccio. Attenzione ai ristagni d'acqua, per evitare che le radici marciscano. Un buon consiglio è quello di somministrare una buona quantità di concime organico a lento rilascio per piante fiorite verso la fine di ottobre o inizio di novembre.
Questa è una pianta affascinante di antica tradizione Cristiana, a cui si abbina una storia particolarmente ricca di risvolti e interpretazioni. L'Elleboro fa parte delle Ranunculaceae, e sono piante perenni. La pianta di provenienza europea, è qui proposta nella specie dai sepali bianchi, adagiata in un bellissimo vaso decorativo di 12 cm di diametro. L'altezza della pianta dalla base del vaso è di 25 cm.