La Sansevieria non pretende troppe cure, va guardata e monitorata ma non chiede operazioni strane di giardinaggio, che solo i super pollici verdi con master possono fare. Tra le malattie che la affliggono c’è il marciume radicale: più che una malattia è una problematica che possiamo noi come padroni, direttamente arginare stando sempre attenti a non bagnare troppo la pianta e a non far creare dei ristagni nel vaso.
Un’altra caratteristica della Sansevieria è il suo amore incondizionato per la luce, ma la difficile sopportazione del sole diretto. Per questo dobbiamo ben studiare la giusta collocazione nel nostro appartamento in modo che non sia colpita dai raggi ma neanche all’ombra o al freddo.
In un clima come il nostro, italiano, la Sansevieria sta bene in casa, ma nella bella stagione possiamo anche farle prendere una boccata d’aria o in giardino o sul balcone, ritirandola in inverno.
Come prendersi cura della Sansevieria
La Sansevieria rientra tra le piante più resistenti ed è perfetta anche per chi non ha molta dimestichezza con il giardinaggio. Non ha bisogno di potatura ed è molto facile creare nuove piante del serpente utilizzandone una sola. Per farlo basta piantare in un terriccio particolarmente umido una foglia, dopodiché si attende la crescita delle radici che avverrà in circa quattro settimane. Infine sarà possibile trapiantare la nuova Sansevieria, che dovrà essere innaffiata con minore frequenza.
Come l’anemone, la pianta serpente risulta particolarmente resistente agli attacchi di funghi, batteri e insetti, per quanto riguarda la coltivazione a terra e in vaso, all’aperto o dentro casa. L’unico pericolo è la putrefazione delle radici nel caso di un’eccessiva irrigazione. Se dovesse accadere per salvare la Sansevieria è necessario eliminare l’acqua in eccesso e trapiantarla in un terreno più asciutto.