Come digeriscono le piante carnivore dopo aver catturato e mangiato le prede

Come digeriscono le piante carnivore dopo aver catturato e mangiato le prede!

Creature misteriose ma terribilmente affascinanti, le piante carnivore evocano nella mente immagini fantastiche e surreali, mentre invece non sono altro che delle piante bellissime da vedere e anche particolarmente utili perché tengono lontani gli insetti. Ma cosa mangiano queste piante e, soprattutto, come digeriscono? Ecco come avviene la cattura e la digestione delle piante carnivore.

Cattura delle prede 


Per catturare le prede le piante carnivore devono avere la capacità di attrarre l’insetto o qualsiasi altro tipo di animale abbia intenzione di catturare. Per raggiungere il loro scopo possono mettere in atto diverse strategie, che si raggruppano generalmente in:

  • Stimoli visivi
  • Stimoli olfattivi

Dopo che la preda è stata attirata verso la pianta, i sistemi d'intrappolamento delle piante carnivore la trattengono e la sua morte è assicurata.

Tipi di Trappole delle piante carnivore


Le piante carnivore hanno dimensioni modeste ed esigenze compatibili con l’ambiente domestico, quindi sono adatte da tenere in casa sia perché sono molto decorative e ve ne sono alcune davvero strepitose. 

Queste piante possiedono dei meccanismi d'intrappolamento particolarmente efficaci, che conducono alla morte dell’insetto o animale catturato. Ne esistono di diverse forme e presentano strutture modificate proprio per catturare gli insetti. 

Queste strutture o trappole in genere hanno colori vivaci e appariscenti, sono molto belle da vedere e si adattano a qualsiasi ambiente. Ne esistono di diverse tipologie, che possono essere suddivise nelle seguenti categorie: 

  • Trappole ad ascidio

Le piante carnivore che adottano la trappola ad ascidio sono dotate di foglie particolari, chiuse come se fossero un imbuto e dove l’insetto scivola dentro attratto dai colori sgargianti e dalla presenza di nettare. Dentro le foglie chiuse si trovano enzimi digestivi o batteri. Questa trappola è tipica delle Sarracenie, piante appunto a forma di imbuto.

  • Trappole adesive

Le piante carnivore che hanno le trappole adesive producono una sostanza viscida e liquescente, mucillaginosa e appiccicosa, che non permette agli animaletti di fuggire. La sostanza viene secreta da ghiandole che sono più o meno visibili. Una di esse è la Pinguicula, che si riconosce per la presenza di peletti caratterizzati da bava collosa.

  • Trappole ad aspirazione

Queste trappole hanno la forza di risucchiare all'interno di una vescicola la preda, creando un vuoto di pressione. L’insetto attirato viene risucchiato all’interno del fiore. La sola pianta di questo genere è l‘Utricularia, che è anche in versione acquatica.

  • Trappole a nassa

Le piante carnivore che hanno queste trappole hanno dei peli che mandano la preda verso l'apparato digestivo. La preda viene attirata ad entrare e subito dopo viene bloccata. Si tratta di piante immerse in acqua, non visibili, come ad esempio la Genlisea.

  • Trappole a tagliola

Dette anche a scatto, queste trappole sono formate da foglie che si chiudono a scatto non appena avvertono la presenza della preda. La preda muore a causa di un enzima rilasciato dalla stessa pianta. Le sole piante a tagliola sono le Dionee.

La digestione delle prede come avviene?


La digestione della piante carnivore avviene in una parte dell’organismo che può essere equiparato allo stomaco degli animali. Una volta catturata la preda in base alla trappola posseduta, la digeriscono grazie alla presenza di fluidi digestivi specifici contenenti una gran quantità di enzimi, che possono produrre loro stesse in totale autonomia, oppure grazie a batteri che si trovano nell’apparato digerente.

La produzione di succhi digestivi derivata dalle reazioni chimiche delle sostanze situate nel corpo degli insetti crea sulla superficie della foglia un piccolo laghetto. Questa sorta di laghetto viene riassorbito dalle stesse ghiandole che hanno secreto i succhi enzimatici dopo che la digestione è stata completata. 

Quanto è quanto avviene nelle specie di piante con trappole adesive, mentre quelle ad ascidio presentano un meccanismo diverso, infatti è sempre presente del liquido che serve ad intrappolare e digerire le prede. In questa tipologia le ghiandole che producono i fluidi digestivi e che assorbono i nutrienti sono depositati sono il liquido. 

Il liquido viene secreto continuamente e l’assorbimento delle sostanze nutritive è costante, quindi rispetto alle piante adesive quelle ad ascidio lavorano hanno la facoltà di catturare le prede e digerirle a ciclo ininterrotto. 

Prede e commensali nelle piante carnivore

Le piante carnivore non hanno quindi delle prede specifiche, piuttosto vengono attratte in base alle dimensioni e al tipo di trappola. 

La loro variabilità dipende dal cambio delle stagioni e visto che le piante carnivore non sono legate ad una specie precisa di insetti si adattano ad habitat anche lontani da quelli originari, a condizione che il clima sia favorevole. 

Questo vuol dire che sono in grado di divorare i vari tipi di insetti che possono dare fastidio e liberano rapidamente gli ambienti della loro presenza. 

Un dettaglio interessante riguardo alle piante carnivore riguarda i commensali, ovvero animali che vivono per la maggior parte dentro le trappole ad ascidio di specie varie. 

Questi commensali sopravvivono perché hanno sviluppato dei meccanismi di protezione che impediscono ai succhi presenti di digerirli. Si tratta di ragni, larve di zanzare, piccoli crostacei, che vivono in un ecosistema detto fitotelma. 

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