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Filodendri: Consigli, coltivazione e cura della pianta tropicale indistruttibile
Il Filodendro è una pianta fra le più diffuse per il suo valore decorativo da interno in quanto vigorosa, resistente, facile da coltivare e capace di sopportare un’illuminazione ridotta per lungo tempo.
Appartiene alla famiglia delle Araceae, che comprende molte varietà di specie, prevalentemente rampicanti o ricadenti, ma ne esistono anche alcune di tipo arbustivo, che hanno foglie molto grandi, coltivati solitamente all’aperto in zone a clima mite o in serre fredde, e che raggiungono dimensioni molto voluminose.
La pianta si contraddistingue per le sue foglie tipicamente lucide e molto grandi, dalla forma ovale o a cuore, che possono raggiungere una lunghezza di un metro e a una larghezza di 50 cm. Nonostante ciò, le piante giovani sono diverse da quelle adulte e mature.
Posizionatele in tutti gli angoli più infelici: stanze poco frequentate o di passaggio, pianerottoli anche male illuminati (unica conseguenza: la produzione di foglie intere nelle specie che alla luce le hanno incise), corridoi e via dicendo, purché siano ambienti interni.
Quali tipologie di Filodendro
In natura i filodendri, come tutte le Aracee tropicali, formano grandi cespugli (fino a 4-5 m di diametro e 5-6 m d’altezza) o piccoli alberi. In vaso possono arrivare fino a 2 m d’altezza e 1,5 m di diametro.
In genere producono lunghi tralci che vanno indirizzati attorno a un supporto di muschio posto al centro del vaso, in modo da formare una colonna verde. Hanno foglie grandi cuoriformi-lanceolate e di colore verde scuro.
Philodendron scandens presenta foglie non troppo grandi (al massimo 10 cm di lunghezza) a forma di cuore.
Philodendron rubens presenta grandi foglie (fino a 40 cm di lunghezza) con la pagina inferiore e il picciolo di color porpora.
Philodendron selloum, detto anche orecchia d’elefante, è specie cespugliosa e vigorosa, con foglie larghe a margini definiti.
Le regole per coltivare il Filodendro
Terreno
Pur essendoci numerose varietà di filodendro le tecniche colturali riguardanti le tipologie che vengono utilizzate come piante ornamentali nei nostri appartamenti sono praticamente le stesse.
Il substrato di coltivazione perfetto è un terriccio ricco di sostanze organiche, non troppo fine, composto da torba, terriccio e foglie di faggio. Sul fondo del vaso vanno preventivamente sistemati dei ciottoli così da rendere più agevole il drenaggio dell’acqua.
Il rinvaso della pianta deve essere effettuato una volta all’anno a febbraio o marzo fino a quando non si arriva a una dimensione del vaso di circa mezzo metro. Una volta raggiunte queste dimensioni ci si potrà limitare a togliere lo strato di terra in superficie fino a una profondità di circa 2-3 cm per sostituirlo con del terriccio nuovo. E’ importante tenere sempre presente che i filodendri hanno generalmente bisogno di un tutore che li sostenga.
Concimazione
La concimazione va effettuata ogni 3 settimane, lungo tutto il periodo primaverile ed estivo, raccomandiamo l’utilizzo di un concime liquido mescolato all’acqua di irrigazione.
Come per tutte le piante verdi, sono da preferire i concimi che contengano prevalentemente l’azoto.
Temperatura
La temperatura minima consigliata è di 13°C, già a 10°C la pianta riporta danni da freddo.
Acqua
Le annaffiature dovranno essere frequenti e abbondanti in estate lasciando asciugare solo superficialmente il terreno, per diradarsi nel periodo invernale quando è necessario lasciare asciugare il terriccio fra una innaffiatura e l’altra. Lo sgrondo deve essere sempre assicurato da un buon drenaggio sul fondo del vaso. Insieme ai ciottoli consigliamo di inserire qualche pezzo di legno in grado di non marcire in breve tempo, come il castagno, che permetta di trattenere l’umidità. Le radici carnose e non sopportano il ristagno d’acqua, ma si avvantaggiano di un’umidità costante del terreno. Le foglie è bene vaporizzarle con acqua tutti i giorni se la temperatura è elevata, l’umidità ambientale scarsa, o è in funzione l’impianto di riscaldamento. In tutore, un bastone ricoperto di muschio, dovrà essere tenuto bagnato il più possibile per facilitare lo sviluppo e la funzione delle radici aeree. Le radici aeree sono in salute quando si presentano consistenti e affondano nel muschio del bastone.
Posizione
I filodendri amano la luce, diffusa e abbondante, ma non il sole diretto che potrebbe provocare bruciature alle foglie. Una luce scarsa viceversa porta ad un allungamento degli internodi ed alla perdita della forma originaria, la pianta si allunga e si impoverisce, diviene meno piena in sostanza. In particolare nel Philodendron Emerald Queen la lunghezza e l’ampiezza delle foglie tendono a diminuire impoverendo l’aspetto generale della pianta. Durante il periodo estivo può essere portata all’aperto in luogo ombreggiato, sotto ad un porticato ad esempio, sempre riparata dalle correnti. Meglio evitare di porla in un luogo di passaggio in quanto le foglie non sono molto resistenti ad urti e potrebbero danneggiarsi.