Comunemente chiamate succulente, dal nome scientifico, sono preziose per creare spettacolari giardini all’aperto o per arredare la casa.
Oltre ai noti cactus, originari delle zone secche dell’America, del Messico e del Sud America, troviamo molte varietà, tutte appartenenti a circa 20 famiglie differenti che si sono sviluppare in diversi climi e ambienti.
Troviamo piante grasse in zone desertiche dell’Africa, dell’America centrale, fino alle aree con clima più freddo come l’Europa Settentrionale, l’Asia o l’America.
Come abbiamo citato il Cactus, forse la più conosciuta tra le piante grasse, si contraddistingue per i suoi cuscinetti feltrati dove si sviluppano le spine, i peletti e i suoi fiori.
Tutte le piante grasse si accomunano per una caratteristica principale, ossia la presenza di tessuto carnoso tra il fusto, le foglie e le radici. Questo permette di conservare l’acqua e di resistere per lunghi periodi di siccità.
Proprio per questa caratteristica, del tessuto, le piante grasse si dividono in tre gruppi principalmente:
- A fusti succulenti
- A fusti fogliari ( come l’aloe, echeveria, lithops,..)
- Succulente caduciformi (presentano un rigonfiamento alla base che serve per conservare acqua, ma ha anche una funzione estetica)
Le piante grasse sono abituate a sopravvivere in climi aridi, in quanto i loro tessuti vegetali si sono adattati a sopravvivere in un clima si siccità e con condizioni di estremo caldo.
Proprio per questo motivo è importante irrigare le piante grasse con molta, molta attenzione.
In ogni periodo dell’anno è bene prestare attenzione a non irrigare troppo la pianta, e ad attendere che il terreno sia totalmente asciutto prima di innaffiare nuovamente.