Tillandsia: Consigli, Coltivazione e Cura della Pianta anti-smog

Le Tillandsie sono delle piante particolari che non hanno radici sotterranee. Siete in grado di immaginare una pianta a cui mancano i fondamenti che nella mente di ognuno rappresentano il mondo delle piante. Forse non è così semplice ma il mondo Tillandisie è una realtà straordinaria che vale assolutamente la pena approfondire. Rappresentano la forza della natura, sicuramente non nella sua forma più vistosa e spettacolare, ma in una più piccola e aggraziata, semplice ma molto tenace.

La Tillandsia è una tipologia di piante molto vasta, ne esistono oltre 500 specie che, a loro volta, si diramano in altri sottogeneri. La famiglia di appartenenza è quella delle Bromeliaceae, la stessa famiglia dell’ananas! Infatti alcune delle sue specie vengono coltivate per il frutto, mentre altre, come le Tillandsie, solo per scopi ornamentali.

Le Tillandsie sono erbacee perenni e hanno origine in Centro America, in queste zone crescono rigogliose e proliferano, tanto che si possono trovare su alberi, rocce, ma anche sui cavi esterni, sulle antenne e ovunque ci sia una superficie piuttosto umida. Questo ci porta nuovamente a parlare della loro caratteristica principale: non possiedono radici sotterranee. Quindi non hanno bisogno di un terreno fertile o di grandi spazi a disposizione: si adattano ad ogni ambiente e traggono il loro nutrimento dall’aria.

Le Tillandsie sono erbacee perenni e hanno origine in Centro America, in queste zone crescono rigogliose e proliferano, tanto che si possono trovare su alberi, rocce, ma anche sui cavi esterni, sulle antenne e ovunque ci sia una superficie piuttosto umida. Questo ci porta nuovamente a parlare della loro caratteristica principale: non possiedono radici sotterranee. Quindi non hanno bisogno di un terreno fertile o di grandi spazi a disposizione: si adattano ad ogni ambiente e traggono il loro nutrimento dall’aria.

 Queste piante sono molto brave ad auto-gestirsi. Si nutrono grazie a delle apposite strutture posizionate sulla parte più esterna e che vengono chiamate tricomi. Questi tricomi sono solitamente chiusi ma quando la Tillandsia ha bisogno di acqua, si aprono per farla bere. Dopodiché si richiudono in modo da trattenere al loro interno la giusta quantità di umidità.

Come coltivare la Tillandsia

Il primo buon motivo per scegliere la Tillandsia riguarda tutte quelle persone che adorano il verde, le piante,  ma non hanno molto tempo per occuparsi delle loro creature e quelle persone che hanno l’idea di essere negati ma vorrebbero comunque provarci. La Tillandsia appartiene infatti alla famiglia delle Bromeliacee e ha la particolarità di non aver bisogno di terra per crescere. Per vivere prendono l’ acqua e nutrimenti direttamente dall’aria grazie alle foglie filiformi che la assorbono dall’atmosfera. La radici, quando sono presenti, le servono solo per aggrapparsi ad altri alberi o supporti.

Se viene coltivata in casa, dove la pianta non è esposta ai temporali o alla rugiada, è sufficiente spruzzare dell’acqua non troppo calcarea sulle foglie un paio di volte a settimana, per mantenere il giusto livello di umidità.
Come dicevamo sono originarie delle foreste tropicali, le Tillandsie crescono come piante simbionti di altri arbusti ed è  per questo che possono vivere anche senza terra, ma va fatta eccezione per alcune specie come la Tillandsia Cyanea che invece ha bisogno di un vaso per radicarsi e crescere bene, per questa pianta il terriccio va arricchito ogni 15 giorni con un concime liquido per orchidee.

 

Ambiente

La Tillandsia è una specie epifita, ovvero che vive su altre piante anche solo per semplice sostegno, non possiede radici poiché non riceve nutrimento dal terreno, piuttosto dall’aria e dall’umidità che la circonda.

 

Temperatura

La pianta non ama per nulla l’esposizione al sole diretto, poiché i raggi eccessivamente caldi potrebbero bruciare le foglie e non ha bisogno di grandi quantità di luce, anzi è possibile collocarla in una zona semi ombreggiata. E’ in grado di sopravvivere a temperature superiori ai 27°C , ma tuttavia d’inverno è bene che le condizioni termiche non scendano sotto i 10°C. Se coltivata all’aperto, nei periodi di freddo intenso è consigliato coprirla con un telo. 

Mantenimento

L’annaffiature della Tillandsia si effettua riempiendo la piccola coppa formata dalla disposizione a rosetta delle foglie: è importante che questa sia sempre piena di acqua, e va cambiata ogni mese in modo tale da eliminare anche eventuali residui vegetali, animali o altre sostanze che rovinerebbero la nostra amata pianta. La Tillandsia non tollera il calcare, per cui è importante l’utilizzo di acqua demineralizzata o di acqua piovana. E’ indispensabile garantire alla pianta un ambiente umido, per cui si consiglia di nebulizzare le foglie frequentemente, soprattutto nei mesi caldi. Simili accorgimenti sono necessari per gli esemplari coltivati in appartamento, mentre per quelli all’aperto non c’è bisogno di particolare cura.

Concimazione

La concimazione della Tillandsia  è prevista durante il periodo primaverile ed estivo, e a differenza delle annaffiature, è assolutamente necessaria. E’ bene utilizzare del fertilizzante, diluito nell’acqua delle irrigazioni, almeno due volte al mese, diminuendo le dosi rispetto a quanto riportato sulla confezione.  Nei mesi invernali ed autunnali questa operazione può essere fatta anche una volta al mese.

Nutrimento

Ormai lo abbiamo capito: le Tillandsie si nutrono di acqua e riescono a farsi bastare anche l’umidità. Questo significa che sono in grado di sopravvivere anche in situazioni di estrema siccità.

Luce

Preferiscono ambienti molto luminosi.

Irrigazione

Le Tillandsie sono autosufficienti ma è bene, ogni tanto, che ci prendiamo cura di loro. Per questo in estate si deve spesso procedere con la nebulizzazione delle foglie con dell’acqua a temperatura ambiente non calcarea o piovana.

Da ottobre ad aprile invece le nebulizzazioni vanno ridotte a più o meno una ogni 15 giorni.

In linea di massima le Tillandsie vanno bagnate quando diventano secche e ruvide, quindi al bisogno. Altrimenti valutate anche di irrigare 2 o 3 volte al mese immergendole completamente in acqua non calcarea per un minuto. In questo caso  poi è necessario svuotare la rosetta centrale capovolgendo la pianta, in modo da non creare ristagni d’acqua.
Ora è arrivato il momento di scegliere la vostra preferita, ospitarla in casa e osservare come la forza della natura riesca a far crescere in modo tanto semplice un essere vivente! Scopri tutti i nostri nuovi arrivi dello shop online!

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